Dopo lunga battaglia una utente sestese si è finalmente vista riconoscere il rimborso degli addebiti ingiustificati su bollette Telecom. L’utente infatti nel 2005 aveva ricevuto delle fatture Telecom con addebiti per chiamate a numeri speciali mai effettuate per un importo di oltre € 600,00.
L’utente aveva quindi sporto denuncia presso la Polizia Postale ed aveva fatto reclamo alla Telecom tramite il 187. Non vedendosi riconosciuto il rimborso la signora si è rivolta all’ADUSBEF di Sesto Fiorentino che ha prima promosso la procedura conciliativa di fronte al CORECOM di Firenze e poi, con gli avvocati Eva Pecchioli e Daniela Gentili, ha promosso un giudizio civile di fronte al Giudice di Pace di Firenze.
Nei giorni scorsi il Giudice di Pace, con sentenza n.2828/09, ha accolto le rimostranze dell’utente ed ha condannato la Telecom a rimborsarle tutte le somme addebitate per le chiamate a numeri speciali, oltre interessi dal 2005 al saldo.
Il Giudice infatti ha statuito che il gestore del servizio telefonico deve garantire e proteggere la funzione di internet dall’aggressione di dialer spregiudicati o addirittura illegali.
E’ stato quindi confermato che se l’utente rimane vittima di un pirata informatico non è responsabile per le chiamate partite in automatico dal proprio telefono ma è il gestore telefonico che deve vigilare affinché la linea sia sicura.
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I Diritti dei Consumatori nel Mercato dei Servizi di Comunicazione Elettronica
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